Micha Bar-Am, le fotografie di un testimone del Medio Oriente

5 Giugno 2014

Micha Bar-Am, le fotografie di un testimone del Medio Oriente

© Micha Bar-Am. Ritratto di famiglia con gatto, Guerra del Golfo, Ramat Gan, Israele, 1991. © Micha Bar-Am / Magnum Photos
© Micha Bar-Am. Ritratto di famiglia con gatto, Guerra del Golfo, Ramat Gan, Israele, 1991. © Micha Bar-Am / Magnum Photos

Ha documentato tutti i conflitti arabo-israeliani; ha effettuato un lungo e dettagliato affresco della società israeliana praticamente dalla fondazione dello Stato fino ai giorni nostri; ha fotografato il processo Eichmann; è stato corrispondente del New York Times per il Medio Oriente dal 1968 al 1992; è stato tra i fondatori, nel 1974, dell’International Center of Photographydi New York.

Sto parlando di Micha Bar-Am, autore di assoluta importanza nel campo del fotogiornalismo internazionale, fotografo che con il proprio incessante lavoro ha fermato, nella forza dei suoi scatti, eventi che hanno contraddistinto la storia del Novecento e di questa prima parte di terzo millennio.

Oggi Micha Bar-Am ha ottantaquattro anni. È in piena attività ed ha ancora lo sguardo attento e determinato di chi ha dovuto guardare il mondo nelle condizioni più difficili, complesse, senza mai dover perdere la lucidità necessaria per portare avanti il suo arduo e fondamentale lavoro.

Bar-Am è membro dell’Agenzia Magnum dal 1968, quando Cornell Capa lo introdusse nella celebre organizzazione, ma la sua attività si è sviluppata anche in ambito curatoriale come dimostra la sua lunga esperienza come Direttore del Dipartimento di Fotografia del Tel Aviv Musem of Art.

© Micha Bar-Am. Bombardamento, Canale di Suez, Guerra del Kippur, Ottobre 1973. © Micha Bar-Am / Magnum Photos.
© Micha Bar-Am. Bombardamento, Canale di Suez, Guerra del Kippur, Ottobre 1973. © Micha Bar-Am / Magnum Photos.

La sua arte e la sua capacità di inquadrare la realtà sono riscontrabili nelle importanti pubblicazioni editoriali che hanno contraddistinto la sua lunghissima carriera. Tre queste voglio segnalarvi: Israel – A Photobiografphy (Simon & Schuster, 1998), grande e articolato affresco di Israele realizzato attraverso immagini che mostrano l’evoluzione di un Paese, la sua storia e ciò che altri fotogiornalisti e autori di reportage non sono mai riusciti a fermare nei loro scatti, The Last War (Keter Publishing House, 1996), volume che racchiude in decine di immagini un arco di tempo che va dal 1950 al 1995 e che mostra fatti storici, passaggi bellici e situazioni sociali molto diverse tra loro, e Insight – Micha Bar-Am’s Israel (Koenig Books Ltd., 2011), libro pubblicato in occasione dell’imponente retrospettiva che gli è stata dedicata al Freundeskreis Willy-Brandt-Haus di Berlino.

Micha Bar-Am, che lasciò la Germania nazista all’età dei sei anni (nel 1936) per approdare nell’allora Palestina (all’epoca del Mandato Britannico, prima della nascita dello Stato di Israele avvenuta nel 1948), è custode di un patrimonio storico di immagini (e di esperienze sul campo), realizzate in un territorio frequentato da decenni da fotogiornalisti, reporter e video operatori che però, per ovvi motivi non hanno potuto conoscere la situazione di quell’area del pianeta così come l’ha conosciuta e vissuta (da dentro) Bar-Am.

© Micha Bar-Am. Campo di rifugiati Deir-al-Balah, Striscia di Gaza, 1969. © Micha Bar-Am / Magnum Photos
© Micha Bar-Am. Campo di rifugiati Deir-al-Balah, Striscia di Gaza, 1969. © Micha Bar-Am / Magnum Photos

Le sue opere sono contraddistinte da una chiarezza di composizione e da una limpidezza creativa molto evidenti. Ma il suo sguardo non ha raffigurato solo la “scena della guerra” o la società israeliana. L’approccio di Bar-Am è ancora più complesso e vasto. L’autore israeliano ha, infatti, lavorato anche sul territorio, sugli ambienti e sui luoghi, anche attraverso visioni paesaggistiche che risultano ancora oggi caratterizzate da un potente (e in qualche caso enigmatico) respiro espressivo. La sua ricerca creativa si è spinta anche nel privato, nella rappresentazione della vita familiare, di un mondo nascosto che però si manifesta come lo spazio esistenziale dal quale riesce a trarre l’energia per portare avanti il suo lavoro.
Nella fotografia di Micha Bar-Am sono però contenute anche molte domande, molti aspetti legati a fattori filosofici, comunicativi e teorici che hanno rappresentato nel corso della sua carriera dei punti di costanti riflessioni.

Un’occasione per cogliere dalla sua viva voce la sostanza del suo lavoro sarà quella del 12 giugno 2014, giorno in cui Micha Bar-Am sarà ospite, in occasione di un incontro con fotografi e appassionati, a Roma nell’ambito delle Giornate di Studio sull’Immagine Documentaria, organizzate da Officine Fotografiche Roma e curate da Punto di Svista, nell’ambito del Festival Fotoleggendo.

© Punto di Svista 06/2014 – Huffington Post

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INFORMAZIONI

INCONTRO CON MICHA BAR-AM – La fotografia come esperienza dello sguardo e intuizione narrativa
Nell’ambito delle Giornate di Studio sull’Immagine Documentaria / a cura di Punto di Svista
Fotoleggendo / a cura di Officine Fotografiche Roma
Giovedì 12 giugno 2014, ore 18.30 / INGRESSO LIBERO
Officine Fotografiche Roma / Via Libetta 1

LINK
Fotoleggendo
Officine Fotografiche Roma