frame tratto da “Uccellacci Uccellini” di Pier Paolo Pasolini (1966)

[CHIUSA] CALL FOR APPLICANTS
Progetto-Laboratorio. Cinema | Fotografia – 2a Ed.: PIER PAOLO PASOLINI – Il dialogo tra scrittura e arti visive

30 Dicembre 2019

[CHIUSA] CALL FOR APPLICANTS
Progetto-Laboratorio. Cinema | Fotografia – 2a Ed.: PIER PAOLO PASOLINI – Il dialogo tra scrittura e arti visive

Fotografia e cinema sono forme linguistiche strettamente connesse una all’altra, la prima è la madre della seconda. Il cinema ha compiuto, rispetto alla fotografia, un passo in avanti dal punto di vista dell’articolazione dei codici visuali e narrativi, soprattutto grazie ai movimenti di macchina e al montaggio, ma non v’è alcun dubbio sul fatto che queste due discipline facciano parte della medesima area espressiva, insieme alla videoarte e alla comunicazione in ambito contemporaneo (pubblicità, videoclip).

Il progetto intende esplorare le connessioni tra queste due forme di arte e attraversare il territorio dell’immagine in una sorta di tragitto a ritroso dal cinema verso la fotografia. L’intento è legato all’idea di ricerca pura, di sperimentazione, sull’immagine che non sia condizionata dai confini tra le arti visive tecnologiche e che stimoli la libera creatività dei partecipanti.

Frame tratto dal film “Edipo Re” di Pier Paolo Pasolini (1967)

Il progetto-laboratorio si svolgerà grazie a un percorso composto da due fasi distribuite nell’arco di tre appuntamenti e vedrà come punto di partenza per sviluppare i lavori fotografici dei partecipanti la poetica e l’estetica di Pier Paolo Pasolini.

La prima fase di carattere teorico, nell’ambito della quale si approfondiranno questioni fondamentali sui collegamenti linguistici tra le due discipline (cinema e fotografia) e si affronteranno la poetica e l’estetica del cineasta prescelto. Si approfondiranno la relazione linguistica tra fotografia e cinema, la questione dell’inquadratura dal punto di vista filosofico-teorico, il concetto di narrazione tra fotografia e cinema e la natura di cosa è un racconto, la relazione tra immagine e scrittura, le influenze pittoriche sull’immagine cinematografica, la questione dei generi tra fotografia e cinema, con particolare riferimento al paesaggio e al ritratto. Verrà studiato il percorso creativo di Pasolini, anche in relazione alla sua attività letteraria e poetica e ai suoi collegamenti con le arti figurative. Saranno inoltre analizzate sequenze filmiche ed effettuate comparazioni tra elementi cinematografici, pittorici e narrativi.

Durante il primo incontro, inoltre, i partecipanti potranno far visionare lavori fotografici già effettuati e che hanno una particolare connessione con i temi del paesaggio (anche urbano) e del ritratto.

frame tratto da “Uccellacci Uccellini” di Pier Paolo Pasolini (1966)

La seconda fase di carattere strettamente pratico, nell’ambito della quale i partecipanti al progetto dovranno esprimere una concezione fotografica, sotto forma di progetto personale. I lavori, seguiti nella realizzazione dal docente, dovranno affondare le radici espressive ed estetiche nell’universo pasoliniano ma dovranno essere concepiti nel rispetto dei linguaggi personali dei partecipanti. In conclusione, sarà messa a punto una selezione definitiva che sarà successivamente pubblicata on line sui siti di Ikonemi e Punto di Svista.

Alla fine del percorso didattico il docente fornirà indicazioni sul possibile ulteriore sviluppo dei progetti personali.

 

CALL FOR APPLICANTS

il progetto-laboratorio nasce per essere un’esperienza di ricerca visuale, trasversale e condivisa che muove dal cinema verso la fotografia. Lo scopo del progetto è quello di creare un percorso condiviso di ricerca pura e sperimentazione sull’immagine che stimoli la creatività e la maturazione stilistica tra i partecipanti.

a chi è rivolto
a tutti i fotografi appassionati di cinema, o meno, che sentono il bisogno di fermarsi a osservare e riflettere sulla natura delle immagini, approfondire la loro conoscenza del linguaggio visuale e dell’opera di Pier Paolo Pasolini.

finalità
creazione da parte dei partecipanti di un lavoro fotografico ispirato a Pier Paolo Pasolini.

come partecipare
invia una mail a ikonemi.fotografia@gmail.com, scrivici cosa ti spinge a partecipare a questo progetto-laboratorio, allega una breve bio/cv (max 1000 caratteri) e un portfolio (max 10 immagini, jpeg o pdf) o il link al tuo sito. La richiesta di partecipazione sarà valutata da Ikonemi e Punto di Svista.

Per garantire un’adeguata qualità dell’esperienza saranno ammessi un numero massimo 10 partecipanti, i quali dovranno garantire la loro presenza durante i tre incontri previsti.

calendario

iscrizioni aperte: 1 gennaio 2020 – 17 febbraio 2020

Gli incontri si articoleranno in tre weekend, da marzo a maggio 2020:

Primo weekend: 27, 28, 29 marzo 2020
ven.
15.00-19.00, sab. 9.30-13.00 e 15.00-19.00, dom. 9.30-13.00

Secondo weekend: 17, 18, 19 aprile 2020
ven.
15.00-19.00, sab. 9.30-13.00 e 15.00-19.00, dom. 9.30-13.00

Terzo weekend: 9, 10 maggio 2020
sab.
9.30-13.00 e 15.00-19.00, dom. 9.30-13.00

dove
il progetto-laboratorio avrà luogo nelle Marche a San Benedetto del Tronto.

costi
la partecipazione al progetto-laboratorio prevede una quota d’iscrizione pari a 300,00 euro.

*viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti;

*ikonemi ha individuato, per gli interessati, una struttura convenzionata per l’alloggio: una sistemazione in appartamenti in un residence con gli altri partecipanti al progetto-laboratorio (10 euro a notte); altresì si valuteranno soluzioni economicamente convenienti e sane per il vitto durante l’attività formativa.


docente e tutor

docente: Maurizio G. De Bonis

Giornalista culturale, critico cinematografico, fotografico e delle arti visive. Dirige dal 2000 la testata giornalistica CultFrame – Arti Visive. Fino all’aprile 2018 è stato direttore responsabile di CineCriticaWeb e fino al gennaio 2018 Condirettore della testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia. Ha curato mostre per istituzioni pubbliche e gallerie private e ha insegnato nell’ambito del Master in Critica Giornalistica dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma e presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma. Attualmente è docente di Linguaggio del Cinema Documentario e di Arti Visive Comparate nell’ambito della Scuola Biennale di Fotografia di Officine Fotografiche Roma. Ha pubblicato: L’immagine della memoria – La Shoah tra cinema e fotografia (Onyx Edizioni, 2007), Cinema Israeliano Contemporaneo (co-curatore – Marsilio, 2009), Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (co-autore – Postcart Edizioni, 2012), La vertigine dello sguardo – La fotografia nel cinema tra narrazione e filosofia dell’immagine (Postcart Edizioni, 2013), Il vento e il melograno – Fotografia Contemporane Israeliana (co-autore – Postcart Edizioni, 2017). Nel 2009 è stato co-fondatore di Punto di Svista, di cui è Vice Presidente.

tutor:

Daniele Cinciripini
Fotografo e docente, alterna l’insegnamento universitario alla cura di progetti fotografici multidisciplinari, e a progetti di ricerca personali. Indaga il paesaggio, quale spazio d’esistenza dell’umanità, utilizza il cammino come metodo di osservazione e studio dell’ambiente. Photo editor per Primapersona rivista semestrale dell’Archivio Nazionale dei Diari di Pieve Santo Stefano, docente di Fotografia presso l’Università di Teramo. Esperto di antiche tecniche di stampa; specializzato nelle tecniche di ritratto psicoanalitico secondo “Il metodo The Self-Portrait Experience® incontra la Psicoanalisi” di Cristina Nuñez e Serena Calò. Daniele Cinciripini realizza libri autoprodotti, libri d’artista e corsi di selfpublishing. È presidente e fondatore di Ikonemi, centro indipendente fotografia e immagini di paesaggio, con sede nella Valle del Tronto, ne dirige le attività e il magazine annuale bab. Cura e coordina progetti culturali multidisciplinari: Connessioni Urbane (2014) Fondovalle indagine fotografica e multidisciplinare della Valle del Tronto (2015-16) e l’indagine fotografica del Delta del Po Veneto Arcipelago Polesine, (2017). Membro del team del Laboratorio del Cammino, un network interuniversitario di studenti e ricercatori motivati ad utilizzare il cammino per innovare metodi, strumenti e contenuti dell’urbanistica.

Orith Youdovich
Vive e lavora tra Roma e Tel Aviv. Fotografa, curatrice e giornalista. Da diversi anni ha abbandonato il reportage sociale per dedicarsi alla fotografia di tipo concettuale e da allora dirige il proprio sguardo creativo sul mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra sguardo soggettivo e paesaggio. Svolge inoltre un’attività di ricerca artistica basata sulla connessione tra fotografia e cinema. Ha esposto le sue fotografie in varie mostre personali e collettive in Italia e in Israele e ha co-curato mostre nell’ambito di Fotografia – Festival Internazionale di Roma e FotoLeggendo. È vicedirettore della testata giornalistica online “CultFrame – Arti Visive”. Fino al 31 dicembre 2017 è stata direttore responsabile della testata giornalistica online “Punto di Svista – Arti Visive in Italia”. È co autrice dei saggi Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (Postcart, 2012), Il vento e il melograno – Fotografia Contemporanea Israeliana (Postcart, 2017) e curatrice del libro Fotografia Israeliana Contemporanea (FPM Edizioni, 2005). Nel 2009 ha co-fondato l’Associazione Punto di Svista.

Serena Marchionni
Studia i temi del paesaggio nella fotografia contemporanea. Si laurea con lode in management dei beni culturali presso l’Università degli Studi di Macerata, scrivendo una tesi in storia delle immagini dal titolo “New Topographics: photographs of man-altered landscapes”.  Consegue la laurea triennale in storia della critica d’arte alla Sapienza Università di Roma con una tesi sul pensiero critico, nell’immediato dopoguerra, di Giulio Carlo Argan. Nel 2013 inizia un sodalizio artistico con Daniele Cinciripini, fotografo docente e fotoeditor, affiancandolo in diverse attività e progetti. Fonda, assieme a lui, Ikonemi,un centro indipendente per la fotografia e le immagini di paesaggio, con sede nella Valle del Tronto. Per Ikonemi cura e coordina gli eventi, le indagini fotografiche e l’ufficio stampa, è parte della redazione di bab (balene ai bordi) magazine annuale del centro. Ha svolto un tirocinio formativo presso la Fototeca Provinciale di Fermo, durante il quale, ha avuto l’opportunità di partecipare alle attività per la conservazione dell’Archivio Fotografico di Mario Dondero. Ha frequentato, nel 2017, il corso gli “Archivi Fotografici di Storia dell’Arte” presso la Fondazione Zeri.

I PROMOTORI DEL PROGETTO

Punto di Svista – www.puntodisvista.net
L’Associazione culturale Punto di Svista – Cultura Visuale, Progetti, Ricerca nasce con lo scopo di divulgare e promuovere attraverso iniziative pubbliche e didattiche le arti visive contemporanee e il dialogo culturale. I campi d’azione dell’associazione riguardano il cinema, la fotografia, la videoarte, l’arte contemporanea e ogni forma di espressione e comunicazione moderna che rappresenti luogo di incontro ideale per stimolare il confronto delle idee. Gli strumenti che Punto di Svista utilizza sono connessi ai campi della comunicazione, della didattica, della cura di mostre e più generalmente di iniziative culturali. L’Associazione Punto di Svista è ideatrice e organizzatrice di eventi sulle arti visive, in special modo seminari, incontri pubblici e giornate di studio. Questo tipo di attività è spesso, secondo i principi stabiliti dallo statuto, effettuata in collaborazione con altre realtà culturali italiane e internazionali. Dal 2009 fino al 2017 la testata giornalistica Punto di Svista – Arti Visive in Italia è stata strumento di divulgazione, spazio di approfondimento e riflessione sulle arti visive dedicate in particolar modo ad attività organizzate in Italia e ad autori che operano nel nostro paese.

ikonemi – www.ikonemi.org
Ikonemi è un centro indipendente di fotografia e immagini di paesaggio, che idea e promuove progetti fotografici ed editoriali indipendenti. Crea, collabora e partecipa a progetti multidisciplinari e network interuniversitari dedicati al paesaggio contemporaneo.Ikonemi è anche un osservatorio fotografico permanente sulla Valle del Tronto, che attraverso la fotografia studia, valorizza le identità territoriali della Valle. Cura il magazine annuale bab. Sostiene la fotografia quale pratica artistica, esistenziale, critica, di studio e di utilità sociale; supportia una fotografia libera da etichette o codifiche di genere. Impiega il medium fotografico per stimolare la produzione di un sapere multidisciplinare, promuovere l’integrazione e la valorizzazione dei contenuti da essa rappresentati. Ikonemi è stata fondata sui valori dell’etica e della conoscenza, sostiene e promuove la fotografia con sguardo a-ideologico ed equidistante da facili critiche e false apologie.