Frame tratto dal film “Due o tre cose che so di lei” di Jean-Luc Godard

La rappresentazione dello spazio urbano e del paesaggio nelle arti visive tecnologiche. Seminario a cura di Punto di Svista. ISIA, Urbino

15 Aprile 2015

La rappresentazione dello spazio urbano e del paesaggio nelle arti visive tecnologiche. Seminario a cura di Punto di Svista. ISIA, Urbino

Frame tratto dal film "Mamma Roma" di Pier Paolo Pasolini
Frame tratto dal film “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini

Giovedì 23 e venerdì 24 aprile 2015, dalle ore 10.00 alle 19.00, nell’ambito del Biennio in Fotografia dei Beni Culturali presso ISIA – Istituto Superiore Industrie Artistiche di Urbino si svolgerà La rappresentazione dello spazio urbano e del paesaggio nelle arti visive tecnologiche, seminario a cura di Punto di Svista, condotto da Maurizio G. De Bonis (critico cinematografico e delle arti visive), Pietro D’Agostino (artista visuale) e Orith Youdovich (fotografa e direttore responsabile di Punto di Svista – Arti Visive in Italia).

La città e l’ambiente naturalistico sono due spazi della realtà che da sempre sono al centro dell’immaginario espressivo degli artisti che lavorano nell’ambito delle arti visive tecnologiche (fotografia, cinema, videoarte). Negli ultimi decenni questi elementi sono divenuti territori di sperimentazione anche nell’ambito della comunicazione visuale (in generale), della pubblicità e dei videoclip musicali.

L’Associazione Punto di Svista ha lavorato da sempre su queste tematiche, attraverso un approccio di studio e di ricerca come anche di lavoro sul campo grazie a lavori fotografici individuali e collettivi.

Il seminario intende fornire agli studenti alcuni strumenti teorici e culturali che possano consentire loro di tradurre in esperienze concrete la questione della raffigurazione della metropoli e del paesaggio naturalistico. All’approfondimento teorico (su come cinema, fotografia e videoarte hanno affrontato le tematiche in questione) sarà affiancato un approfondimento su esperienze pratiche effettuate dai fotografi di Punto di Svista.

Il seminario è strutturato su due giornate di incontri. Ogni giornata sarà basata su due distinti moduli didattici, tali moduli saranno divisi in varie sezioni che saranno caratterizzate dalla visione di immagini fotografiche e sequenze cinematografiche.

 

Frame tratto dal film "Due o tre cose che so di lei" di Jean-Luc Godard
Frame tratto dal film “Due o tre cose che so di lei” di Jean-Luc Godard

 

IL PROGRAMMA DEL SEMINARIO

Giovedì 23 aprile 2015

Dalle 10.00 alle 13.00
La questione della metropoli nelle arti visive tecnologiche / Docente: Maurizio G. De Bonis

Dalle 15.00 alle 18.00
Il paesaggio e lo spazio naturalistico nelle arti visive tecnologiche / Docente: Maurizio G. De Bonis

Dalle 18.00 alle 19.00
L’esperienza della rappresentazione della natura per il libro Una qualità ritrovata e per la serie fotografica Experience ♯1 / Incontro con  Pietro D’Agostino (artista visuale).

Venerdì 24 aprile 2015

Dalle 10.00 alle 13.00
L’esperienza del paesaggio e dello spazio urbano nel cinema di Michelangelo Antonioni e nel lavoro fotografico di Orith Youdovich. Dal lavoro di ricerca sul paesaggio nelle arti visive fino al progetto editoriale Cosa devo guardare – Riflessioni Critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni / Docenti: Orith Youdovich, Maurizio G. De Bonis

Dalle 15.00 alle 18.00
Il problema degli stereotipi e delle pre-esistenze. Il racconto della metropoli e l’esperienza del lavoro collettivo Quattro cose che so di lei. Gli spazi nascosti, i luoghi abbandonati, i giardini e i parchi pubblici in vedo un suono accanto a me e Il vento quieto del mattino) / Docenti: Maurizio G. De Bonis, Orith Youdovich, Pietro D’Agostino.

© Punto di Svista 04/2015


SUL WEB
ISIA. Biennio in Fotografia dei beni culturali
ISIAIstituto Superiore Industrie Artistiche di Urbino


I DOCENTI

Maurizio Giovanni De Bonis. Nato a Catania nel 1962, vive e lavora a Roma. Svolge da molti anni attività di giornalista culturale, curatore, critico cinematografico e delle arti visive. Attualmente è direttore responsabile di CultFrame – Arti Visive, testata giornalistica online dedicata al cinema, alla fotografia e all’arte contemporanea. È responsabile della comunicazione e membro del Comitato Esecutivo del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI ed è direttore di CineCriticaWeb, supplemento telematico dell’organo del SNCCI. È Condirettore della testata giornalistica online Punto di Svista – Arti Visive in Italia. Cura un blog sulle arti visive tecnologiche per L’Huffington Post.
Ha scritto di cinema su CineCritica (versione cartacea).  È stato redattore e critico cinematografico per oltre dieci anni del portale Cinema.it e critico cinematografico del quotidiano La Voce Repubblicana. Ha curato mostre fotografiche per FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma (presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Il Palazzo delle Esposizioni), Fotoleggendo (Roma), Officine Fotografiche (Roma), ISFCI (Roma), e gallerie private.
Ha ideato per Punto di Svista le manifestazioni fotografiche Immagini Contemporanee, Ritiri di Studio sulla Fotografia di Prato, Appunti sul Fotogiornalismo, e Giornate di Studio sull’Immagine Documentaria.
Ha svolto attività di docenza nell’ambito del Master in Critica Giornalistica dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Attualmente, insegna Visual Art presso l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma (ISFCI), e linguaggio audiovisivo e arti visive comparate nell’ambito delle attività didattiche di Officine Fotografiche di Roma.
È autore del libro “La vertigine dello sguardo – La fotografia nel cinema tra narrazione e filosofia dell’immagine” (Postcart Edizioni, 2013), co-autore del libro “Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni” (Postcart Edizioni, 2012) e di Cinema Israeliano Contemporaneo (Marsilio, 2009). È inoltre autore del libro “L’immagine della memoria – La Shoah tra cinema e fotografia” (Onyx Edizioni, 2007).
Nel 2009 ha co-fondato l’Associazione Culturale Punto di Svista, di cui è Vice Presidente.

Pietro D’Agostino studia fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Roma nel 1980. Nel 1998, insieme a Nicola Forenza e Alessandro Vescovo, da inizio al progetto del gruppo Pan-ikon. Il loro Esordio alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma è nel 2000. Con i musicisti Marco Ariano, Elio Martusciello, Gianfranco Tedeschi forma nel 2009 gli Xubuxue pubblicando nel 2010 (Die Schachtel), un cd-dvd dal titolo Elliptical fotopartiture per tre improvvisatori.Unitamente al poeta Marco Giovenale, nel 2009 mette in scena una azione/installazione dal titolo Atto senza attori.  Insieme alla danzatrice Alessandra Cristiani nel 2008 attua un’esperienza tra danza e luce, documentandola sia in fotografia che in video, dal titolo onda particella, che verra poi utilizzata nello spettacolo teatrale Entrana. Sempre nel 2008 viene invitato a proiettare i suoi video nella rassegna Italian Experimental Cinema.
Nel 2007 pubblica con Mercanti Editore il libro fotografico Una qualità ritrovata. Nel 2006 con la scrittrice e poetessa svizzera Prisca Agustoni, collabora a un libro di racconti brevi dal titolo A neve ilìcita. Il video trascrizioni ottiene una menzione speciale nella rassegna internazionale di cinema astratto Abstracta nel 2005.
Tra le varie esposizioni, quelle nella Galleria Gallerati di Roma nel 2009 dal titolo Experience #1 e Correlazioni nel 2011, nel 2006 al  Festival Internazionale di Fotografia di Roma con un’esperienza di luce, messa in opera da Pan-ikon, e a Padova in Aprile Fotografia nella collettiva da Weston A Giacomelli. Immagini dell’autore fanno parte delle collezioni della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma e della Bibliothèque Nationale de France di Parigi. Il video trascrizioni è inserito nel fondo documentario Maria Zambrano dell’Istituto Cervantes di Roma.

Orith Youdovich vive e lavora tra Roma e Tel Aviv. Fotografa e giornalista, diplomata in Fotografia presso l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma (ISF, 1992). Da diversi anni ha abbandonato il reportage sociale per dedicarsi alla fotografia di tipo concettuale e da allora dirige il proprio sguardo creativo sul mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra sguardo soggettivo e paesaggio. Svolge inoltre un’attività di ricerca artistica basata sulla connessione tra fotografia e cinema.
Ha esposto le sue fotografie in varie mostre personali e collettive tra le quali: Come devo vivere – dialoghi visivi con il cinema di Michelangelo Antonioni (MirMar, Savignano sul Rubicone, 2014); (Horti della Fasanara, Ferrara – 2012/2013); (Officine Fotografiche, Roma, 2010/2011).  Oscurità – luogo frammento memoria (Galleria Gallerati, 2012); Correlazioni – Dialoghi visuali sul paesaggio (Galleria Gallerati, Roma, 2011); 06. Fuori 4 (Galleria Gallerati. Roma, 2010/2011); Mondi mediterranei (Complesso del Vittoriano, Roma, 2009); Da Berlino in poi (Galleria Gallerati. Roma, 2009); Moravia – sulle orme dello scrittore in Ciociaria (Sarajevo, Latina); Interno-Esterno e Mistery Train (Studio Boario, Roma).
E’ iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 2002. Attualmente è Vice Direttore della testata giornalistica online CultFrame – Arti Visive. Dal 2009 è direttore responsabile della testata giornalistica online Punto di Svista – Arti Visive in Italia.
Nell’ambito di Fotografia – Festival Internazionale di Roma, ha curato nel 2005 la mostra Fotografia Israeliana Contemporanea allestita presso il Museo Andersen della Galleria d’Arte Moderna di Roma e nel 2008 ha co-curato la mostra Cronache del quotidiano. David Perlov – Fotografie e Film presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e Palazzo delle Esposizioni. Ha co-curato le mostre dei fotografi Alfredo Covino e Andrea Papi presso Officine Fotografiche e nell’ambito di FotoLeggendo a Roma. Nel 2006 è stata coordinatrice della sezione Cinema Israeliano del Roma Kolno’a Festival e ha co-curato il catalogo del festival. Ha condotto seminari sul linguaggio fotografico in relazione alle avanguardie storiche (futurismo, dadaismo, surrealismo).
Pubblicazioni: Co-autrice del saggio Cosa devo guardare – Riflessioni critiche e fotografiche sui paesaggi di Michelangelo Antonioni (Postcart, Roma, 2012); Curatrice del volume Fotografia Israeliana Contemporanea (FPM Edizioni, Roma, 2005).
Nel 2009 ha co-fondato l’Associazione Culturale Punto di Svista.